Come acquistare il libro "La goccia e il filosofo"

Il libro ( al momento disponibile in lingua italiana) lo trovate on line collegandovi al seguente link:

http://kimerik.it/DistribuzioneOnline.asp

oppure digitando,sul motore di ricerca Google "La goccia e il filosofo". Vi compariranno diversi siti che propongono il testo

Se volete, direttamente nelle librerie, il libro va prenotato.

Tutte le librerie possono prenotarvi il libro. Se il libraio di turno è pigro, richiedete la prenotazione. A loro basta un click, ed è il loro lavoro. Alcune però sono convenzionate, ed è solitamente più facile richiederlo o averlo in tempi più celeri.

Per queste ultime vi lascio il link.

http://kimerik.it/Distribuzione.asp


Ricapitolando:

Il libro lo potete trovare

  • On line, direttamente sul sito di Kimerik, l'editore
  • On line, ricercando con il motore di ricerca "La goccia e il filosofo" e clikkando su uno dei siti di vendita proposti
  • Direttamente nelle librerie, prenotandolo

P.S.

In provincia di Bologna è momentaneamente disponibile nelle seguenti librerie:

Edicola Neri Lino Stefano, Via del Pratello 68/A, 40100 Bologna

Libreria S. Orsola | V. Massarenti 48 - Bologna (BO)

Libreria Lo Stregatto – Via Benni 5/a Budrio (Bo)

Libreria Biblion – Via San Donato 104/a Granarolo dell’Emilia (Bo)

Edicola "Il Graffio" - Via Argentesi 24/B - 40059 - Medicina ( Bo)

Edicola Stellina -Piazza Marie Curie 2 ( Centro commerciale Stellina) - 40055 - Castenaso (Bo)

Libreria Tempo Libro - Via Paolo Fabbri 7 - 40055 - Castenaso (Bo) info@libreriatempolibro.it www.libreriatempolibro.it

Grazie

martedì 27 marzo 2012

ALBERO DEL LIBERO PENSIERO - Quel "ti voglio bene" che confonde

immagine da artekjara.it
 
Molte volte un ti voglio bene fa più' male di un'altra parola ... perché ti mette in confusione... perché quando ti rendi conto che lo ricambi...
non puoi vivere questo tvb......
Paola Gibilisco
 

Esiste una stampa veramente libera ?

Una stampa libera non esiste. 
Voi, cari amici, ne siete consci e io anche. 
Nessuno fra noi oserebbe dire la propria opinione liberamente e apertamente. 
Noi siamo le marionette che saltano e ballano quando quelli tirano i fili. 
La nostra abilità, la nostra capacità e la stessa nostra vita appartengono a quegli uomini. Non siamo altro che prostitute intellettuali. 

(John Swainton, nel suo discorso di commiato da direttore del New York Times).

Il tanto osannato "Modello Tedesco" - tratto da informarsi per resistere

A chi straparla di ‘modello tedesco’

 
di Alessandro Gilioli

«In Italia, quando per l’articolo 18 si parla di ‘modello tedesco’, si fa un pò di confusione.
In Germania è in vigore uno statuto che prevede, nel caso di licenziamenti, la consultazione del consiglio di fabbrica per tutte le aziende che abbiano almeno 5 dipendenti.
Anche per licenziamenti per motivi economici, qualora l’azienda deve ristrutturare il personale, il ruolo del sindacato è determinante.
Nel caso in cui il presidente Winterkorn volesse licenziarmi, deve prima riunirsi la commissione disciplinare con rappresentanti d’entrambi le parti, sindacati ed ufficio personale.
In 30 anni a Wolfsburg non ho mai visto un licenziamento senza previa e comune decisione dei Consigli di fabbrica.
Prima d’arrivare a un tribunale e alla decisone del giudice, in ogni azienda tedesca si fa ricorso alle leve della cogestione. Una norma che è stata varata nel 1976 e da allora è l’etica del lavoro di ogni azienda tedesca oltre i cinque dipendenti.
E’ la sostanza di questa etica del lavoro che oggi sfugge in Italia quando si parla in astratto di ‘modello tedesco’.

Oggi in Italia si crede che, potendo licenziare più facilmente personale, per l’azienda sia più facilità realizzare utili. L’esperienza della cogestione nel modello tedesco e quella nostra in particolare qui a Wolfsburg dicono che è vero il contrario».
Franco Garippo, sindacalista della IG Metall alla Volkswagen di Wolfsburg.

mercoledì 21 marzo 2012

Vasco Rossi - Non appari mai


A volte non ho più alibi
oggi siamo tutti comodi
non ci sono più "uomini"
oggi vanno bene quelli come te
che arrivano dopo....oh...Oh
e che non c'entrano mai
Non sai più "se è un film"
oppure se è successo veramente
oggi è la TV a dire "SE"
se una cosa "è vera" o "se hai sognato te"!!
e prova a dire "che".....
che vedrai!

Tu non sei , non sei più in grado

neanche di dire SE!
quello che hai in testa l'hai pensato te!
Qui non sei, non sei NESSUNO
qui non si esiste più
se non si appare mai in TI VU!

Ma dove sono gli uomini, ma dove sono quelli che

credevano che vivere
non è sempre solo rispondere che......va bene com'è
per evitare guai!

Tu non sei , non sei più in grado

neanche di dire SE!
quello che hai in testa l'hai pensato te!
Qui non sei, non sei NESSUNO
qui non esisti più
se non appari mai in TI VU!

.......problemi?!.../qui non esistono problemi....

qui siamo tutti quanti uguali..../qui siamo tutti "belli e sani"
E non c'è niente da pensare..../qui basta solo lavorare
e puoi guardare la TI VU......./magari oggi ci sei anche tu.!!!!

OH!....OOOH!!!....OOOOH!

OH!....OOOH!!!....OOOOH!

Tu non sei , non sei più in grado

neanche di dire SE!
quello che hai in testa l'hai pensato te!
OH!...OOOH.....OOOOH!
OH!...OOOH.....OOOOH!
Qui non sei, non sei NESSUNO
qui non si esiste più
se non si appare mai in T V
OH!....OOOH!....OOOOH!
OH!....OOOH!....OOOOH!

Laurence Heller and Hélène Bérard . A cause des garçons


ALBERO DEL LIBERO PENSIERO - Facciamo qualcosa di concreto

immagine da artekjara.it
Oggi, fermandomi in un'area di servizio, mi sono imbattuto in un signore che vendeva calze da uomo. Ovviamente abusivo, italiano e abusivo. Sul momento l'ho evitato. Poi ho sentito il dovere di fermarmi a scambiare due parole con lui. Mi ha confidato che fino a qualche tempo fa non avrebbe mai pensato di ridursi a fare questa specie di "lavoro". Poi la sua azienda ha chiuso, e prendendo spunto da quanto visto fare da altri disperati in alcune aree di servizio, ha deciso di provare ad arrangiarsi come poteva per raggranellare qualche euro.
E così si è messo a vendere calzini, e per un attimo ho avuto la sensazione che molti di noi potrebbero un giorno fare la stessa fine.
Tutto questo all'indomani dell'irritante pubblicazione dei guadagni dei nostri governanti, quasi mai sotto i centomila euro annui.
Oltre novecento deputati ( vogliamo definirli quanto meno esagerati nel numero?), strapagati per non governare,  ma impiegati ad appoggiare un Governo cosiddetto tecnico, nato sicuramente non dalla volontà del popolo sovrano, ma indotto da una situazione disastrosa del paese ( e qui potremmo fare tanti discorsi, ma andiamo oltre).
Alla luce di questi due eventi, mi sono chiesto se l'ingiustizia in tutto ciò fosse rappresentata dall'abusivo di turno!
Vogliamo forse condannarlo perché è un evasore?
Ve lo metto per iscritto..vi sembrerà strano, ma queste persone che vendono i calzini in giro nelle aree di servizio tra le auto in sosta, non emettono scontrino fiscale.
Orrore vero?
Cari governanti, che litigate ( ma nemmeno troppo) sulla riforma del lavoro ( ma voi poi in realtà che ne sapete dei drammi del lavoratore) e che apponete la fiducia con leggerezza a qualsiasi emendamento che punti a spremere i cittadini perbene che hanno sempre pagato (sempre i soliti,  guardandovi bene dall'intaccare i poteri forti che sono quelli che hanno provocato il vero caos dell'economia ), che probabilmente non vi chiedete chi sono i responsabili di 140 miliardi d'evasione  (statene certi, non sono i poveri disgraziati che bastonate senza ritegno) non credete che sia ora che vi togliate dai piedi, lasciando il posto alle giovani generazioni? Vogliamo lasciare ai giovani la possibilità di decidere del loro e del nostro futuro, anche commettendo errori, ma in buona fede? Vogliamo levare le solite facce dai posti di potere? 
Qualcuno dirà che non è giusto fare d'ogni erba un fascio. Forse, può essere, qualche mosca bianca potrebbe anche esserci, ma se c'è, è ora che esca allo scoperto.

Cari governanti ( cari nel senso che costate tanto, non illudetevi ), fate un favore ai cittadini perbene, andatevene subito, e voi, cittadini perbene, qualora dovessero ricandidarsi ( statene certi, molti, se non tutti, lo faranno) fate un favore alla patria e alla collettività, non votateli più.

lunedì 19 marzo 2012

Editoria e scrittori

Lo scrittore e l'editore. Rapporto complesso. Da una parte, quella dello scrittore, c'è la passione per lo scrivere, la voglia di mettere in circolazione un pensiero, un punto di vista, una storia, in una parola, emozionare. Sull'altro versante, quello dell'editore, c'è probabilmente sempre la stessa voglia di emozionarsi e di emozionare, fermo restando che lo scopo principe è guadagnare, per andare avanti, per sopravvivere. Lo scrittore spesso non è un professionista, non vive di scrittura. Per molti è un hobby, un passatempo piacevole. Il guadagno è importante, ma non è tutto. L'editore invece deve guadagnare. Allora succede qualcosa di poco simpatico. Lo scrittore difficilmente riesce a farsi pubblicare da una grossa casa editrice, ( e non sempre perché l'opera non lo meriti, ma perché la casa editrice investe in alcuni libri e non in altri, per mille e uno motivi diversi) e così spesso, è costretto a ricorrere agli editori alternativi, con annessi costi importanti sostenuti personalmente sia per la pubblicazione, che per un minimo di distribuzione. Pertanto, lo strumento social network, il passaparola, è una conquista che tutti noi dobbiamo difendere, perché da la possibilità, in questo caso allo scrittore, di entrare in contatto con un pubblico che diversamente non potrebbe mai incontrare. Questa è una forma di democrazia, di equità sociale, una vera libertà di espressione che non può essere condizionata dalla scelta delle case editrici più prestigiose. Sosteniamo il passaparola, condividiamo il più possibile le informazioni. Così facendo rendiamo giustizia a moltissime figure che vivono all'ombra dei colossi pur avendo tanto da dire, e che meritano di conseguenza rispetto e considerazione.
Rendiamo il mondo libero dalle lobby di potere, cominciamo ad applicare quel punto semplice riportato nel mio libro "La goccia e il filosofo" ...sono i piccoli particolari che consentono le grandi imprese.
Ecco, vogliamo avere la possibilità di compiere piccoli passi verso un mondo più equo, nulla di più.
Grazie anche a nome di tutti coloro che ogni giorno combattono per far sentire la propria voce.

lunedì 12 marzo 2012

Articolo 21 della Costituzione Italiana

« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. »

Violenze sui Blogger, l'anno nero - da liquida.it

Tratto da liquida.it

Reporters Sans Frontieres, Giornata Mondiale contro la cyber-censura e paesi nemici di Internet



"Il 2011 resterà come un anno di una violenza senza precedenti contro i blogger e i cittadini attivi su Internet, con la morte di cinque di loro e oltre 200 arresti".
È quanto emerge dal rapporto 2012 di Reporters sans frontieres sui nemici di internet.
"I net-cittadini sono stati, nel 2011, al cuore dei cambiamenti politici che hanno coinvolto il mondo arabo. Hanno tentato, al fianco dei giornalisti, di bloccare la censura, ma dall'altra parte, hanno pagato un prezzo elevato. Cinque di loro sono stati uccisi mentre erano impegnati in una missione di informazione. Nel 2011, sono stati elencati circa 200 arresti di blogger e net-cittadini, vale a dire un innalzamento del 30% rispetto all'anno precedente"
scrive Rsf che ha pubblicato la lista dei paesi nemici della Rete che include i paesi nemici di Internet e i paesi famosi per la censura telematica come Birmania, Bielorussia, Cina e Iran e la graduatoria i paesi sotto osservazione tra i quali compaiono anche democrazie solide come la Francia - inserita nell'elenco per le questioni relative al copyright e alle fonti giornalistiche - la Russia, la Turchia - che ha proposto un sistema di filtraggio - e l'insospettabile Australia. Insieme a loro, anche i paesi protagonisti nel 2011 della Primavera araba dove proprio Internet ha giocato un ruolo centrale nell'organizzazione delle proteste, ma è allo stesso tempo stato utilizzato come strumento di controllo e censura da parte dei gioverni.
Inoltre l'organizzazione internazionale per la libertà di stampa Reporters Without Borders ha indetto la Giornata mondiale contro la cyber-censura per il 12 marzo, con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla centralità del preoccupante fenomeno rendendo omaggio a tutti i cyberattivisti che nei paesi a rischio mettono repentaglio la loro libertà personale, se non la loro vita, per continuare la battaglia per la democrazia e la libertà di espressione usando Internet come strumento.
"Sempre più governi si sono resi conto di ciò e stanno reagendo cercando di controllare la Rete e rinforzando la sorveglianza sugli utenti. Gli internauti sono perciò oggetto di rappresaglie governative. Oltre 120 di loro sono attualmente in carcere per aver espresso la loro opinione online, soprattutto in Cina, Iran e Vietnam. La Giornata Mondiale contro la cyber-censura intende quindi rendere omaggio a loro e alla loro lotta per la libertà di Internet"
Wired ricorda che lo scorso anno per l'impegno in occasione delle giornate di Piazza Tahrir, il collettivo di blogger tunisino Nawaat fu protagonista della giornata, vincendo l'annuale premio Cittadino della Rete organizzato da Reporters Without Borders ogni 12 marzo dal 2008. Quest'anno i candidati al premio sono:
- Leonardo Sakamoto, blogger brasiliano che si occupa di minoranze nel suo paese
- gli abitanti di Wukan le cui proteste contro la repressione del governo sono state tra le più censurate in Cina
- Maikel Nabil Sanad, blogger egiziano condannato a tre anni per "offesa all'esercito"
- Grigory Melkonyants e il team di Golos per il loro lavoro contro i brogli elettorali in Russia
- i centri media e i comitati locali di coordinamento della circolazione delle informazioni in Siria
- il cyberattivista vietnamita Paulus Le Van Son arrestato lo scorso agosto
Al vincitore sarà consegnato un premio di 2.500 euro.

Censura sul Web: il 2011 un anno difficile per i blogger

Notizia di 5 ore fa da onemarketing.it
Reporters Senza Frontiere ha pubblicato un nuovo elenco di quelli che sono i “ Nemici di Internet “, facendo inoltre un bilancio del 2011 per quanto riguarda la libertà di espressione sul Web e sui problemi che essa indirettamente pone in determinate zone del mondo. L’occasione è stata la... continua

Censura Internet. RSF pubblica elenco dei paesi “Nemici della Rete”

Notizia di 6 ore fa da tvdigitaldivide.it
In occasione della Giornata mondiale contro la cyber-censura, il 12 Marzo, Reporters Senza Frontiere pubblica un nuovo elenco dei “Nemici di internet” e dei paesi “sotto sorveglianza”. Il 2011 resterà un anno di violenza senza precedenti nei confronti dei cyber cittadini. In 5 sono stati... continua

Record di violenze contro i blogger

Notizia di 6 ore fa da quomedia.diesis.it
12/03/2012 16:40 Cinque uccisi e 200 arrestati. Il 2011 “ resterà come un anno di una violenza senza precedenti” contro i blogger. Lo rivela Reporters Sans Frontieres che ha pubblicato un rapporto sul suo sito internet. “ I net-cittadini sono stati, nel 2011, nel cuore dei cambiamenti... continua

Record di violenze contro i blogger nel 2011

Notizia di 9 ore fa da corriere.it
«I "net-cittadini" sono stati, nel 2011, al cuore dei cambiamenti politici che hanno coinvolto il mondo arabo. Hanno tentato, al fianco dei giornalisti, di bloccare la censura, ma dall'altra parte, hanno pagato un prezzo elevato. Cinque di loro sono stati uccisi mentre erano impegnati in una... continua

Un anno nero per i blogger

Notizia di 9 ore fa da cdt.ch
PARIGI - Il 2011 «resterà come un anno di una violenza senza precedenti» contro i blogger e i cittadini attivi su Internet, con la morte di cinque di loro e oltre 200 arresti: è quanto emerge dal rapporto 2012 di Reporters sans frontières (RSF) sui nemici di internet, pubblicato oggi sul suo... continua

sabato 10 marzo 2012

La Goccia e il Filosofo - Il dubbio



La causa principale dei problemi è che al mondo d'oggi gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. (Bertrand Russell)

Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio. (Bertolt Brecht)

lunedì 5 marzo 2012

Difendo il privato di Lucio Dalla - da Lettera43.it

Trovo veramente di pessimo gusto qualsiasi discussione e opinione sui gusti sessuali di Lucio Dalla. A parte il rispetto che si dovrebbe ad un defunto, a prescindere, le abitudini ed i gusti sessuali sono esclusivamente una questione privata, ed ognuno dovrebbe evitare qualsiasi opinione in merito. Mai come in questi casi il silenzio sarebbe una grande prova di civiltà e rispetto.
 Leggete l'articolo di lettera43 in merito

Difendo il privato di Lucio

domenica 4 marzo 2012

LORENZO CHERUBINI - Caro amico ti scrivo


...grazie Lorenzo

ALBERO DEL LIBERO PENSIERO - Disperato erotico stomp

immagine da artekjara.it
Un brivido prende il sopravvento
piccole scosse da cima a fondo
un amico si allontana leggiadro
resto in silenzio,
col sorriso discreto di una lacrima furtiva
Emozioni ricevute che tornano al mittente
vorrei prendere una nuvola
raggiungerti
e poi il nulla
un boato di silenzio
e il ricordo sincero ad un passo da noi

venerdì 2 marzo 2012

ALBERO DEL LIBERO PENSIERO - Lucio

immagina da artekjara.it
Via D'Azeglio nr. 15, persone di tutte le età si avvicinano al grande portone colmo di fiori e biglietti. Una bambina chiede alla mamma commossa se il signore che è volato in cielo è quello della canzoncina che diceva di stare attenti al lupo, qualcuno legge, nascondendo una furtiva lacrima, un biglietto esposto in tutti gli esercizi commerciali della via " I commercianti e i residenti di via D'Azeglio piangono la scomparsa dell'amico Lucio". Nell'aria una ventata di bolognesità avvolge tutti i presenti, mentre fervono i preparativi per accogliere il nostro amico più illustre che se nè andato a giocare il secondo tempo della sua partita, ancora una volta, con un colpo da fuoriclasse, quello che non t'aspetti. Semplice fino all'ultimo, con quel "ciao cari" pronunciato in un albergo d'oltralpe che rimarrà come l'ultimo momento di bontà e semplicità di un grande uomo, prima che artista. Ciao Lucio

giovedì 1 marzo 2012

Spazio Film - Maradona


Il film documentario di Kusturica più interessante sulla vita di Maradona.

Ciao Lucio...



Mi piace ricordarlo così. Lo sguardo del poeta sognante, le parole in musica, la semplicità della persona della porta accanto.
Facile cadere in retorica nel mezzo di eventi luttuosi, ma Lucio Dalla era l'artista semplice che ha emozionato intere generazioni.
Un illustre concittadino che se ne va, non ci sono parole adatte in questi casi, si finisce per diventare patetici.
Però voglio tenere con me l'emozione, perché altro in questo momento non trova spazio

Ciao Lucio