Come acquistare il libro "La goccia e il filosofo"

Il libro ( al momento disponibile in lingua italiana) lo trovate on line collegandovi al seguente link:

http://kimerik.it/DistribuzioneOnline.asp

oppure digitando,sul motore di ricerca Google "La goccia e il filosofo". Vi compariranno diversi siti che propongono il testo

Se volete, direttamente nelle librerie, il libro va prenotato.

Tutte le librerie possono prenotarvi il libro. Se il libraio di turno è pigro, richiedete la prenotazione. A loro basta un click, ed è il loro lavoro. Alcune però sono convenzionate, ed è solitamente più facile richiederlo o averlo in tempi più celeri.

Per queste ultime vi lascio il link.

http://kimerik.it/Distribuzione.asp


Ricapitolando:

Il libro lo potete trovare

  • On line, direttamente sul sito di Kimerik, l'editore
  • On line, ricercando con il motore di ricerca "La goccia e il filosofo" e clikkando su uno dei siti di vendita proposti
  • Direttamente nelle librerie, prenotandolo

P.S.

In provincia di Bologna è momentaneamente disponibile nelle seguenti librerie:

Edicola Neri Lino Stefano, Via del Pratello 68/A, 40100 Bologna

Libreria S. Orsola | V. Massarenti 48 - Bologna (BO)

Libreria Lo Stregatto – Via Benni 5/a Budrio (Bo)

Libreria Biblion – Via San Donato 104/a Granarolo dell’Emilia (Bo)

Edicola "Il Graffio" - Via Argentesi 24/B - 40059 - Medicina ( Bo)

Edicola Stellina -Piazza Marie Curie 2 ( Centro commerciale Stellina) - 40055 - Castenaso (Bo)

Libreria Tempo Libro - Via Paolo Fabbri 7 - 40055 - Castenaso (Bo) info@libreriatempolibro.it www.libreriatempolibro.it

Grazie

giovedì 26 aprile 2012

Salone del Libro di Torino - 10 / 14 Maggio 2012

Cari amici,
vorrei ricordarvi che potete trovare "La goccia e il filosofo" al salone del libro di Torino, in programma dal 10 al 14 Maggio.
Ubicazione stand editore Kimerik:
padiglione 2 stand J06
http://www.salonelibro.it/it/organizza-la-visita/programma/giovedi-10.html

Vi aspettiamo numerosi

martedì 24 aprile 2012

Perché non cancellare il debito a vicenda?

Tratto da idealista.it

perchè i paesi non si cancellano il debito a vicenda?

Martedì, 15 novembre, 2011 - 11:00
pubblicato da Ritratto di teamteam@idealista
se i paesi dell'eurozona si cancellassero i debiti che si devono a vicenda, ridurrebbero il debito totale del 64%, passando da un debito totale del 40,47% del prodotto interno lordo al 14,58%. in particolare i sei paesi più indebitati fra loro, irlanda, italia, spagna, gran bretagna, francia e germania, potrebbero cancellarsi più del 50% del debito estero. mentre irlanda, italia e germania dovrebbero così pagare le loro obbligazioni solo ad altri due paesi. queste e alcune altre di non minore importanza sarebbero le conseguenza di "un perdono reciproco" del debito tra i paesi europei, secondo lo studio dei professori anthony j.evans e terence tse, dell'europe business school
tra le altre conseguenze positive di questa sottrazione europea, per esempio la riduzione del debito solo per l'irlanda dal 130% di adesso al 20%, mentre la francia virtualmente potrebbe togliersi si dosso il suo debito riducendolo appena allo 0,06%
ovviamente i professori ha stilato un calendario con degli step attraverso i quali ogni paese cancella vicendevolmente un debito con un altro, per poi passare al seguente. infatti ogni nazione europea è implicata in modo biunivoco con diversi paesi
per esempio se l'italia deve all'irlanda 46 bilioni di euro, mentre l'irlanda deve all'italia 18 bilioni. l'idea di base è quella per cui il debito residuo italiano nei confronti dell'irlanda è di 28 miliardi
il debito si può ridurre in tre modi:
semplicemente ci si cancella il debito a vicenda
tutte le operazioni devono essere bilaterali
tutte le operazioni devono farsi alla stessa scadenza
clicca sull'immagine per ingrandirla

il sistema prevede che una volta che un paese ha negoziato con tutti gli altri paesi, il risultato è quello che si porta al tavolo finale per riquantificare il debito totale della zona euro

lunedì 23 aprile 2012

ALBERO DEL LIBERO PENSIERO - Le notti

immagine da artekjara.it
Le notti passate con il naso all'insù cercando una stella, la nostra stella.
Il crampo allo stomaco dei sorrisi rubati, e dei sorrisi donati a chi è li con te.
Le notti trascorse a lanciare messaggi, con gli occhi rigonfi di lacrime trattenute, il cuore spezzato, il respiro provato.
Di quelle notti non ricordo il riposo, mi manca il suono,una voce,un sospiro.
Di quelle notti ricordo fatica ed immaginazione, speranza e delusione.
Di quelle notti...ricordo...solo te.

venerdì 13 aprile 2012

Gustavo Rol



Gustavo Rol, il più grande e stupefacente "sensitivo" di sempre......

mercoledì 11 aprile 2012

ALBERO DEL LIBERO PENSIERO - La ricerca della felicità

immagine da artekjara.it

Le giornate si rincorrono tutte uguali, alla ricerca spasmodica di quell'illusione chiamata felicità.
I momenti si alternano tra un affitto da pagare, un bambino da pulire, una tassa in scadenza, la benzina da fare, il collega di turno da sopportare, un acciacco improvviso, il tutto condito da quella voglia latente di essere felici.
Che colore avrà la felicità? Sarà un idea, un brivido, che cosa?
Dove starà di casa la felicità?
Ci sarà una strada breve per raggiungerla? O dovremo dotarci di un navigatore celeste?
Si parte tutti con questo carico di dubbi, ognuno con la propria ricetta personale ed infallibile.
Nessuno però può dimostrare di avere trovato la strada giusta, perché un ombra di perplessità ci segue sempre, costantemente.
Dove sarai benedetta felicità?
Qualcuno forse ti custodisce lontano da noi, qualcuno non mette a disposizione la mappa segreta, e noi combattiamo ogni giorno inseguendo quella gioia che ti appartiene, e che vorremo fare nostra.
Notte e giorno si susseguono, e noi sempre qui cercando d'individuare la pozione magica, sperando che sia il genio uscito dalla lampada dei nostri desideri ad indicarci la risoluzione dell'enigma.
E poi si fa nuovamente sera.
E ancora una volta non è successo nulla. Eppure ieri pensavo di averti trovata, e poi, è bastato un evento negativo, un soffio di vento contrario, e mi sono ritrovato nuovamente ad inseguire l'isola che non c'è.
E allora dove sarà questa felicità se abbiamo ribaltato il mondo, inseguito chimere, corso nel buio e non l'abbiamo trovata mai disponibile?

Mi fermo, prendo fiato, mi rilasso, rifletto, e decido di non cercare più nulla.

La felicità non sarà mai da nessuna parte, perché fuori di noi la felicità, non esiste.
Non la si può comprare, non la si può chiedere in prestito, non la si può ricevere da nessuno.
No, non la troveremo mai la felicità, perché è una condizione che ci portiamo dentro. La fuori nessun rifugio, nessun luogo incantato , nessun individuo per quanto buono e generoso possa essere, potrà regalarci quel dono che è già presente in ogni essere vivente.
Magari assopita, bistrattata, delusa, nascosta, ma la nostra felicità aspetta solo un nostro piccolo cenno di gratitudine per potersi manifestare.
Gratitudine, si, per il semplice fatto d'esistere.
Ognuno può e deve beneficiare della propria porzione di felicità, e sarà sempre deluso rincorrendola al di fuori di se stesso.
E allora cara felicità, apro gli occhi e ti porto con me, e da questo momento ogni qualvolta sentirò l'amarezza prendere il sopravvento, mi guarderò dentro e cercherò la tua mano calda e rassicurante.
E saremo, finalmente, complici.



Piccole regole inutili per risparmiare - tratto da aspoitalia.it

Di Ugo Bardi
piccoleregoleperrisparmiare
La copertina della campagna “Piccole Regole per Risparmiare” di una nota catena di distribuzione italiana.
Va molto di moda spiegare alla gente come gestirsi la crisi; piccole ricette e regole che consistono in cose tipo comprate elettrodomestici più efficienti, spegnete gli elettrodomestici quando non il usate; cose del genere. Sembrerebbe strano che la gente abbia bisogno di sentirsi dire cose del genere, ma tutto sommato dirle non fa danno. Posto che uno dica cose giuste e che siano utili a qualcosa di pratico.
Non sempre è così . Vi faccio vedere in testa al post la copertina di una brochure distribuita da una catena di grande distribuzione in Italia – è una cosa fatta in grande senza troppo badare a spese. All’interno, la prima cosa che ci trovate è una bella descrizione dell “amica salva-energia” che è la lampada a basso consumo. Di questo argomento ne ho già parlato in un paio di post; concludendo che le lampade a basso consumo sono cose per niente entusiasmanti. Lo sono ancora meno se uno le presenta come sono presentate in questa brochure.
Allora, leggiamo nella brochire che “una famiglia di 4 persone consuma circa 400 chilowattora l’anno per illuminare la casa spendendo circa 60 euro” Il che, tutto sommato, è accettabile.
Leggiamo poi che le lampade a basso consumo “consumano l’80% in meno di energia” (corretto) e che “in dieci anni di vita con una sola lampada il risparmio può arrivare fino a 138 euro“. (grassetto mio). E qui, non ci siamo proprio.
Già dire “138 euro in 10 anni” è una fesseria; cosa vuol dire “fino a”? In che condizioni? Con quali presupposti? Più che altro, risparmiare 138 Euro con una sola lampada vuol dire che quella lampada, da sola, consumava per 180 Euro in 10 anni, ovvero circa il 30% di tutti i consumi di casa, che si era detto erano di 600 Euro. Ma che conto del piffero hanno fatto? Hanno in mente una casa con tre lampade in tutto? Sicuro: una in salotto, una in cucina e una in bagno. In camera da letto, dopotutto, non ce n’è bisogno quando uno dorme. O hanno considerato una casa dove c’è una piantana da 300 watt in salotto tenuta accesa tutto il tempo? Forse, ma, come minimo, dovrebbero spiegarti che sostituendo una lampadina a caso non risparmi 138 euro in 10 anni. Col cavolo! Non potevano far riguardare questo conto a qualcuno che avesse almeno un diploma di quinta elementare prima di stamparlo in centomila di copie?
Dopo un inizio così, ci si può domandare che cosa ti aspetta dopo. E’ in effetti, il resto della brochure non è che sia molto migliore. E’, più che altro, una fiera delle banalità, con però alcune perle decisamente umoristiche.  Per esempio: “Scegliete caldaie con produzione di acqua calda” (e che altro, sennò?) oppure  “Usa lo sciacquone solo quando è veramente necessario” (è utile sapere che in caso di stitichezza non importa).
Viene da domandarsi che effetto abbia questo foglino quando va in mano a gente che sta cercando disperatamente di arrivare al 27 del mese; come sta succedendo a tanti ultimamente. Quelli che sono in queste condizioni non hanno certamente bisogno di esortazioni a risparmiare. Se ne accorgono benissimo da soli che devono risparmiare per forza. A sentirsi presi in giro in questo modo, cosa penseranno? Insomma, carta, inchiostro e energia sprecata, anche con possibili effetti controproducenti sulla generale propensione al risparmio.Se si vuol veramente convincere la gente che bisogna fare qualcosa di serio per risolvere la crisi energetica, bisogna fare molto, molto meglio di così.
La brochure intera la trovate a questo link

martedì 10 aprile 2012

La truffa del debito - dal sito informarexresistere.fr

L’UE CONFERMA LA TRUFFA DEL DEBITO

A seguito della già trattata petizione parlamentare dell’ on. Borghezio sulla natura giuridica dell’euro, un altro parlamentare stavolta del Pdl, Marco Scurria, ha chiesto un approfondimento sulla risposta di Olli Rehn, responsabile degli affari economici per la Commissione Europea.
Interrogazione con richiesta di risposta scritta 
alla Commissione Articolo 117 del regolamentoMarco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro

In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno 2011, la Commissione informa il collega che «al momento dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono addebitate in conseguenza».
Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica su cui si basa questa affermazione?

IT
E-000302/2012
Risposta di Olli Rehn
a nome della Commissione
(12.3.2012)
L’articolo 128 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea costituisce la base giuridica per la disciplina dell’emissione di banconote e monete in euro da parte dell’Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali). La proprietà delle banconote e delle monete in euro dopo l’emissione da parte dell’Eurosistema è disciplinata dalla legislazione nazionale vigente al momento del trasferimento delle banconote e monete al nuovo proprietario, ossia al momento dell’addebito del conto corrente bancario o dello scambio delle banconote o monete.
La Commissione Europea non fa altro che ribadire il concetto che le banconote, che più presumibilmente sono dei numeri su un computer nella maggior parte dei casi, appartengono all’Eurosistema, il congiunto degli istituti di emissione Centrali di ogni stato membro. Solo al momento – badate bene – dell’ ADDEBITO su un altro concorrente il proprietario sarà il titolare, secondo le leggi nazionali vigenti sul territorio.
Ma cosa significa?
Significa che la moneta viene creata dal nulla (ex nihilo), quindi senza costi o con costi di produzione irrisori nel caso delle banconote, e immediatamente l’Eurosistema si appropria di quel valore che rappresenta la banconota o la cifra in un conto corrente. Riesce a fare questo solo perché noi cittadini accetteremo quegli euro, non sarebbero altro che carta straccia altrimenti, senza alcun valore reale, ma solo indotto da chi lo accetta.
Quello che accade più tecnicamente se vogliamo é invece questo. Uno stato come l’Italia ha bisogno di soldi per le pensioni e per l’educazione, poniamo il caso. L’Italia ha 2 modi per avere quei soldi. Le tasse o la BCE. Facciamo passare la nostra Italia per la BCE. L’Italia chiede alla BCE di piazzare i titoli del Tesoro italiano (Bot,Cct, ecc.) sul mercato. La BCE convoca un asta per i titoli di stato italiani. Queste aste sono regolate secondo dei parametri inseriti nello statuto del SEBC (Sistema Europeo delle Banche Centrali e della Banca Centrale Europea). Secondo i parametri specificati in questo statuto vengono scelti i cosí detti specialisti in titoli di stato.
Qui di seguito vediamo la graduatoria ufficiale del 2011:
Questi specialisti non sono altro che banche e istituti di credito fra i più importanti al mondo. Ciò che succede é questo: la BCE agevola ad un tasso dell’ 1% addebitando la moneta agli specialisti in titoli, viene poi spostata nei conti correnti dei titoli di stato, dove, a seconda del tipo di titolo sul quale si decide di investire, lo Stato Italiano dovrà pagare interessi per il 7% circa.
Quindi, l’Italia per avere, supponiamo, 100 mln di euro per le pensioni e l’educazione dovrà restituire un totale di 107 mln di euro. Sapete quella plus valenza da dove arriva? Dall’unico altro modo che ha lo stato per avere credito: le tasse. Ed ora che la nostra sovranità nazionale é totalmente venduta come fossimo una S.p.a. a causa della ratifica del Fiscal Compact arrivareranno e stanno arrivando i grandi tagli alla spesa pubblica. La persecuzione fiscale. Il terrorismo finanziario.
Di Sovrano, in Europa, é rimasto solo il Debito.
Fonte: http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2012-000302+0+DOC+XML+V0//IT
Traduzione a cura di : http://ctldaf.blogspot.it/

venerdì 6 aprile 2012

ALBERO DEL LIBERO PENSIERO - Retrò

immagine da artekjara.it
Improvvisamente ritornano situazioni che parevano dimenticate.
Con se portano profumi, vibrazioni, emozioni antiche, quel retrogusto piacevole dopo un boccone per troppo tempo amaro.
Smarrimento, la sola condizione certa in un turbine emozionale.
E un respiro profondo come contorno, alla ricerca dell'equilibrio perduto...
 
Vi propongo anche la traduzione albanese che Ermira Osmani, amica della "Goccia e il filosofo", ha confezionato per tutti i suoi conterranei. 
Papritur kthehen situata qe dukeshin te lena ne harrese...Me vete sjellin aromen,dridhjet,emocionet e vjetra..ate shijen e kendshme pas nje "kafshate"te hidhur per nje kohe te gjate........I humbur, e vetmja gje e sigurt ne nje lemsh emocionesh. ..dhe nje frymemarrje e thelle qe te shoqeron ne kerkimin e ekuilibrit te humbur...(nje material i mikut tim Andrea Cavalieri,te cilin e pershtata ne shqip)
 

Il debito pubblico - da nocensura.com

Un articolo da leggere, e riflettere...

 http://www.nocensura.com/2012/04/la-grande-truffa-del-debito-pubblico.html